Archivio riservato – Accesso limitato | Scotland Yard, Settore X | Londra, 14 ottobre 1887
Oggetto repertato:
Maschera rituale in avorio annerito, scolpita a mano, di origine sconosciuta. Occhi senza pupille. Nessuna apertura per bocca o naso. Interno liscio, ma con lievi incisioni simili a caratteri ebraici corrotti.
Circostanze del ritrovamento:
Recuperata nella camera da letto del professor Oswin T. Halberd, docente di linguistica antica presso il King’s College. Il corpo del professore giaceva in posizione eretta, completamente rigido, con la maschera indossata. Nessun segno di violenza. Nessuna ferita. Solo una parola graffiata sul muro:
“Zayin.”
Testimonianze raccolte:
“Sentivamo mormorii anche a porte chiuse. La voce… non sembrava umana. Né maschile, né femminile. Più simile al vento che passa tra le ossa.”
— Sig.ra Halberd, moglie del defunto
“Il professore parlava da solo. Diceva che la maschera gli stava insegnando una lingua perduta. Diceva che ormai sapeva tradurre anche il silenzio.”
— Studente anonimo
Nota personale – Isp. Edgar Blackwood:
“La maschera è stata rinchiusa nell’Armadio di Ferro, settore XIII. Durante l’interrogatorio, l’assistente di Halberd ha cominciato a parlare una lingua ignota, ma la voce… non era la sua. C’era qualcosa di innaturale nella cadenza.
Non era possessione.
Era traduzione.”
Conclusione provvisoria:
Nonostante la mancanza di prove tangibili di aggressione o agenti tossici, l’espressione del cadavere e lo stato muscolare fanno pensare a una morte per spavento estremo o autosuggestione letale. L’anomalia riscontrata nei nastri registrati (voci udibili a frequenze diverse) è ancora in fase di analisi.
CLASSIFICAZIONE:
Oggetto Vocale / Livello di Rischio: Alto
— Da maneggiare solo con guanti isolanti.
— Non indossare mai, nemmeno per simulazione.
— Non rispondere alle domande della maschera.
Domanda aperta:
Se una maschera riesce a sussurrare, chi o cosa la indossa da dentro?
