Archivio Blackwood – Documento interno, classificazione VII
Riservato al personale esecutivo e agli agenti con autorizzazione permanente sul Caso Viaggiatore.
Quando l’indagine si fa carne
C’è un momento in cui ogni investigatore dell’occulto si ferma.
Non per paura.
Non per esitazione.
Ma perché comincia a sentire il buio addosso.
Chi cerca risposte nel profondo, prima o poi smette di fare domande: le domande iniziano a fargli male. Diventano ossa spezzate sotto pelle, sussurri che scivolano sotto la porta anche quando è chiusa.
Edgar Blackwood lo ha imparato troppo presto.
Non c’è gloria nel vedere ciò che gli altri negano. Solo conseguenze.
I segni della conoscenza malata
Negli archivi di Scotland Yard esiste un documento apocrifo, mai protocollato, che descrive gli effetti della “Contaminazione da Contatto Oscuro”.
Non si tratta di malattia. Né di psicosi. È un consumo silenzioso dell’identità di chi indaga.
Nei casi più gravi, si parla di:
- Disconnessione percettiva: confondere passato e presente, sognare ciò che non è accaduto.
- Memoria retroattiva: ricordare cose mai viste, ma con dettagli coerenti e disturbanti.
- Contagio empatico: provare emozioni che non appartengono a sé stessi. Dolore di altri. Rabbia altrui.
- Rottura dello specchio: non riconoscersi più allo specchio, o vederne un riflesso alterato.
Il sapere ha un prezzo, e non sempre si paga con l’oro.
Edgar Blackwood: anatomia di una caduta
Chi ha letto Il Carnefice del Silenzio sa che Blackwood, pur essendo burbero e inflessibile, non è un personaggio “freddo”.
È un uomo consumato.
Pagina dopo pagina, l’indagine lo trasforma.
Non con visioni spettacolari o poteri ultraterreni, ma con una logorante lucidità.
Più si avvicina al cuore del Male, più le cose intorno a lui si sfaldano.
I rapporti, la ragione, la memoria.
Non è il demone a fargli paura.
Ma l’idea di cosa è disposto a perdere pur di sconfiggerlo.
Le domande che restano
Alla fine di ogni indagine rimane una stanza vuota.
Un corpo. Una traccia. Un oggetto impossibile da spiegare.
Ma soprattutto resta un senso di perdita.
Non solo per chi è morto.
Ma per chi è sopravvissuto.
Cosa accade a chi guarda l’abisso, se l’abisso non smette mai di guardarlo?
Il Vangelo delle Ombre – CAMPAGNA CROWDFUNDING
Questo tema – il prezzo del sapere – è centrale anche in Il Vangelo delle Ombre, nuovo capitolo della saga Archivio Blackwood, ambientato nella Londra del 1888.
Tra possessioni, silenzi rituali e bambini dimenticati, la verità non è un premio… è una condanna.
Il libro è attualmente in campagna crowdfunding con Bookabook.
Se raggiungiamo 200 copie pre-ordinate, sarà pubblicato e distribuito in libreria.
Ne mancano meno di 35.
Se ti piacciono i racconti oscuri, gotici, disturbanti, ti chiedo una mano:
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IL CARNEFICE DEL SILENZIO
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