Quando pensiamo alla Londra del 1888, immaginiamo nebbia, lampioni tremolanti e vicoli stretti.
Ma c’era un altro protagonista silenzioso che dominava la città: il fiume Tamigi.
Nel XIX secolo il Tamigi era molto più di un semplice corso d’acqua. Era vita, commercio… e morte.
Le sue acque nere erano dense di immondizia, carcasse di animali e a volte, tragicamente, anche di corpi umani.
Le nebbie che si alzavano dal fiume, mescolandosi al fumo del carbone, creavano la famosa “London Fog“, tanto spessa da rendere impossibile vedere a due passi.
Molti criminali approfittavano della sua oscurità: il fiume nascondeva prove, vittime, e custodiva segreti che la polizia non riusciva più a recuperare.
Anche nell’universo di Le Ombre di Whitechapel, il Tamigi rappresenta quella barriera invisibile tra il mondo conosciuto e l’abisso.
Un confine d’acqua torbida, oltre il quale tutto può svanire… e forse tornare.
Scopri di più sulle ombre e i misteri della Londra vittoriana continuando a seguire il blog!
