Il Vangelo delle Ombre – Là dove sussurra il male

C’è una Londra che non compare sulle mappe.

Una Londra fatta di cripte sepolte, candele consumate dal vento e preghiere che nessuno osa più recitare. È qui che si muove Edgar Blackwood, quando la notte si fa troppo silenziosa e i cadaveri cominciano a parlare senza voce.

Il Vangelo delle Ombre è il secondo capitolo della saga L’Archivio Blackwood, e affonda ancora di più nei territori oscuri del soprannaturale. Ma questa volta non si tratta solo di indagare. Questa volta, Blackwood dovrà sopravvivere a ciò che ha risvegliato.

Un male antico, che non uccide soltanto i corpi…

Il confine tra verità e follia si assottiglia. I riti si fanno più audaci. E i testimoni, troppo spesso, non sono più vivi per raccontare ciò che hanno visto.

Se pensavate che Whitechapel fosse stato un incubo… non avete ancora letto il secondo Vangelo.

Arthur Pritchard – L’ispettore capo che non ti aspetti

In un dipartimento come Scotland Yard, il cambiamento non è mai accolto a braccia aperte. Dopo la scomparsa dell’ispettore Harrington, serviva una figura in grado di tenere insieme le fila, mantenere l’equilibrio e non ostacolare chi, come Edgar Blackwood, agisce spesso in territori oscuri e fuori dagli schemi.

Così arriva Arthur Pritchard.

Non ha l’aspetto minaccioso né il carisma del capo temuto. È impacciato, incline alla riflessione più che all’azione, un burocrate con l’aria perennemente preoccupata. Eppure, dietro quei baffi poco curati e il tono sommesso, si cela un’intelligenza sottile e una profonda onestà intellettuale.

Pritchard non è lì per ostacolare Blackwood, ma per proteggerlo. Ha capito che certe indagini richiedono qualcosa in più del protocollo. Ha capito, forse, che qualcosa di ben più profondo dell’omicidio si annida nelle pieghe della città.

Sarà lui, in Il Vangelo delle Ombre, a garantire a Blackwood quel margine di libertà di cui ha bisogno. Ma per farlo… dovrà scendere anche lui, un passo alla volta, nel buio.

È online Il Vangelo delle Ombre!

La nuova indagine dell’ispettore Edgar Blackwood è finalmente disponibile su Amazon, in formato eBook Kindle.

Dopo i tragici eventi di Whitechapel, un’ombra ancora più antica si insinua tra i vicoli silenziosi della Londra vittoriana. Un’inquietudine senza volto si diffonde tra simboli proibiti, sussurri latini e antiche cripte. Blackwood, accompagnato da un giovane sergente e da un prete segnato dal proprio passato, si troverà a combattere una battaglia che va oltre la carne e la logica.

Tra visioni, manoscritti dimenticati e un rituale che potrebbe cambiare ogni cosa, Il Vangelo delle Ombre è un viaggio gotico tra fede e disperazione, tra ciò che si può spiegare e ciò che nessuna mente dovrebbe mai comprendere.

Il secondo caso de L’Archivio Blackwood è online.
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E la città… trattiene il respiro.

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Il Vangelo delle Ombre – L’attesa sta per finire

C’è una linea sottile che separa il male dall’abisso. E in questo nuovo capitolo dell’Archivio Blackwood, quella linea viene attraversata.

Il Vangelo delle Ombre non è soltanto il seguito di un’indagine. È un viaggio ancora più cupo, più personale, più pericoloso. Edgar Blackwood si troverà a inseguire una verità che nessuno osa pronunciare, tra sussurri dimenticati, simboli che riemergono dal passato e una Londra che non dorme mai… perché qualcosa si è risvegliato.

L’oscurità, questa volta, ha un nome.

E sarà presto tra le vostre mani.

Il ritorno dell’oscurità – Una nuova indagine per l’ispettore Blackwood

Londra, dicembre 1888. La nebbia non si è ancora dissolta del tutto dagli angoli più oscuri di Whitechapel, e già una nuova ombra si allunga sulle strade gelide della città. L’ispettore Edgar Blackwood si ritrova ad affrontare un’indagine che va oltre i confini del razionale, laddove la logica vacilla e la fede stessa viene messa alla prova.

Dopo i fatti inquietanti del primo volume, Le Ombre di Whitechapel, l’ispettore si troverà immerso in un caso ancor più torbido e profondo, che lo costringerà a confrontarsi con i fantasmi del passato e con nuove, enigmatiche presenze. Un alleato inaspettato, un nemico nascosto tra le pieghe della normalità, e una verità che rischia di essere più pericolosa della menzogna.

Qual è il confine delirio e follia? E cosa si cela davvero dietro le porte chiuse di certe case rispettabili della Londra vittoriana?

Con Il Vangelo delle Ombre, la seconda indagine dell’Archivio Blackwood si addentra in territori ancora più oscuri, dove la superstizione diventa indizio e il male assume nuove forme. Un romanzo breve, ricco di atmosfera, tensione e mistero, in perfetto stile gotico.

👮‍♂️ Perché i poliziotti inglesi sono chiamati “Bobby”?

Passeggiando per le strade di Londra, è comune imbattersi in agenti di polizia noti affettuosamente come “Bobby”. Ma da dove deriva questo soprannome?

👤 Sir Robert Peel: il padre della polizia moderna

Il termine “Bobby” è un diminutivo di “Robert” e si riferisce a Sir Robert Peel, che nel 1829, durante il suo mandato come Ministro dell’Interno, fondò la Metropolitan Police Service di Londra attraverso il Metropolitan Police Act.

Questa nuova forza di polizia fu istituita per mantenere l’ordine pubblico in una Londra in rapida espansione e per sostituire i precedenti sistemi di sorveglianza meno organizzati.

🧢 “Bobbies” e “Peelers”

In onore del loro fondatore, gli agenti furono soprannominati “Bobbies”, mentre in Irlanda del Nord e in alcune altre regioni del Regno Unito vennero chiamati anche “Peelers”.

Questi termini riflettono l’impatto duraturo di Sir Robert Peel sulla formazione delle forze di polizia moderne.

📜 I Principi di Peel

Sir Robert Peel introdusse anche i “Peelian Principles”, una serie di linee guida che sottolineavano l’importanza della cooperazione tra la polizia e il pubblico, l’imparzialità e l’uso minimo della forza.

Questi principi sono ancora oggi alla base del modello di polizia britannico.

🕰️ Un’eredità duratura

Oggi, il termine “Bobby” è diventato sinonimo di poliziotto nel Regno Unito, rappresentando non solo una figura di autorità, ma anche un simbolo della tradizione e dell’evoluzione del mantenimento dell’ordine pubblico.

Dietro ogni ombra, una verità dimenticata

Nel cuore di Londra, sotto la coltre di nebbia che non si dirada mai del tutto, esistono storie che non trovano spazio nei libri di storia.


Vicende sussurrate, omicidi dimenticati, simboli incisi nel tempo.
Le Ombre di Whitechapel non è solo una narrazione gotica, è un varco aperto su una realtà che sfugge alla logica.


Edgar Blackwood non insegue solo assassini: cerca risposte nei vicoli, nei silenzi delle cripte, nei dettagli che gli altri ignorano.
Ogni pagina dell’Archivio Blackwood è un frammento di ciò che Londra ha voluto seppellire.


E tu… hai davvero il coraggio di leggere fino in fondo?

Il Vangelo delle Ombre – La preghiera dell’inverno maledetto

Ci sono inverni che non portano neve, ma oscurità. E quando Londra tace sotto il suo cielo color piombo, qualcosa si muove sotto la pelle della città.


Il Vangelo delle Ombre non è soltanto un nuovo caso: è il ritorno del Male sotto forma di sussurro, di simbolo, di follia. L’ispettore Blackwood è chiamato a varcare una soglia che non ha più porte, guidato da visioni, ricordi e presagi scolpiti nell’anima.
Nel cuore della nebbia, tra cripte dimenticate e ospedali dove il tempo si è fermato, qualcosa attende. E stavolta, non sarà sufficiente la logica.


Una nuova indagine sta per essere aperta nell’Archivio Blackwood.
Ma attenzione: ciò che si risveglia… può guardarti negli occhi.

Curiosità da Whitechapel – Quando la notte non finiva mai

Nel 1888 Londra era una città in bilico.
Tra modernità e superstizione, tra il progresso del gas e il buio dei suoi vicoli.
Una delle realtà più inquietanti — e meno conosciute — è che in quartieri come Whitechapel, molte strade non venivano mai davvero illuminate.


I lampioni a gas venivano accesi solo lungo le vie principali, mentre vicoli secondari, cortili interni e passaggi sotterranei restavano completamente immersi nell’oscurità. Alcuni residenti raccontavano di muoversi solo a memoria, tra muri sudici e pozzanghere stagnanti, guidati dall’odore e dall’istinto più che dalla vista.


Era la Londra dei “passaggi ciechi”, dove anche la polizia faticava a entrare.
Ed è proprio in quegli interstizi dimenticati che si muove Le Ombre di Whitechapel.
Il romanzo attinge da queste atmosfere reali per costruire un racconto in cui la nebbia, la luce e il buio non sono solo sfondi… ma personaggi invisibili che respirano insieme ai protagonisti.