Dentro “Il Carnefice del Silenzio” – Cronache da un testimone invisibile


Non so dire quando è cominciato. Forse la prima volta che ho visto quegli occhi, gli occhi di Blackwood, fissi su un fascicolo che nessuno voleva riaprire. O forse è stato prima ancora, quando il silenzio stesso cominciò a cambiare forma. Non era più un’assenza. Era una presenza. Opprimente. In ascolto.

Ho seguito Edgar nei corridoi scrostati di un orfanotrofio abbandonato, nei sotterranei di un monastero in rovina, e tra le stanze sepolte di archivi dimenticati da Dio. Lui non lo sa, ma c’ero. Sempre un passo dietro. Quando accendeva un fiammifero nel buio, lo vedevo tremare più per abitudine che per paura. Quando leggeva ad alta voce nomi che nessuno avrebbe dovuto pronunciare, lo ascoltavo trattenendo il respiro.

Il Carnefice esiste. Non è un mito. Non è una leggenda nata dal sangue e dalla polvere. È carne che si è fatta simbolo. È giudice di qualcosa che abbiamo cercato troppo a lungo di ignorare. Ma chi lo ha evocato davvero? E perché ogni passo che facciamo per fermarlo sembra solo avvicinarci di più all’abisso?

Nel cuore della storia, il silenzio diventa protagonista. Un silenzio che uccide, che giudica, che lascia cicatrici nei luoghi dove è passato. Non so come finirà. So solo che il tempo stringe, e le voci che abbiamo ignorato troppo a lungo stanno tornando.

Io ci sono ancora. E ascolto.


Il Vangelo delle Ombre è disponibile ora in crowdfunding: 👉 Il Vangelo delle Ombre – Bookabook

Sconto del 30% valido ancora per pochi giorni con il codice VANGELO30 per aiutare la campagna a completare lo step editoriale!


📘 IL CARNEFICE DEL SILENZIO
• Ebook: https://amzn.eu/d/hVTFocP
• Cartaceo: https://amzn.eu/d/5Q0778o
🌐 Sito ufficiale: www.claudiobertolotti83.net
📸 Instagram: @autoreclaudiobertolotti – @archivio_blackwood
📘 Facebook personale: https://www.facebook.com/share/1Czr6gVnaf/
📬 Substack: https://claudiobertolotti.substack.com
📢 Telegram: https://t.me/archivioblackwood


DOSSIER N.21 – Le Lettere Nere dei Bambini


Archivio Blackwood – Dicembre 1888
Documento interno, livello di accesso: V – Ristretto ai casi correlati al Viaggiatore


Durante il recupero dei fascicoli bruciati nella canonica di St. Bartholomew, è emerso un fascicolo secondario, contenente dodici fogli piegati con cura, scritti a mano con inchiostro scolorito. Nessun mittente. Nessuna data. Solo firme infantili, alcune incomprensibili, altre cancellate con tratto violento.

Ma il contenuto è inequivocabile.

Erano lettere mai spedite, vergate da mani tremanti.
Bambini scomparsi.
Bambini di cui non si era mai trovato il corpo.
Bambini dimenticati.


Estratto 1

“Signor Edgar, ho paura. Lei mi ha detto di scrivere se avessi sentito ancora le voci. Ma ora le voci sono dentro la mia testa. Non mi parlano più da fuori.”
(– E.)


Estratto 2

“Se mi fai uscire, giuro che non parlo. Ma non mandare di nuovo il prete. Lui non sa cos’è il buio. Lui non l’ha visto.”
(– “Il bambino nel muro”) – firma illeggibile


Estratto 3

“Quello che guida porta le maschere. Ma non le toglie mai. Anche quando piange, piange da dietro.”
(– R.)


Le lettere non sono firmate con cognomi. Molte parole sono sbagliate, infantili, ma il contenuto è terrificantemente coerente.
I riferimenti al “Viaggiatore”, alle “maschere cucite”, al “prezzo per passare” compaiono in almeno sette dei dodici fogli.

Una delle lettere più brevi riporta solo una frase, tracciata con grafite rossa:

“Ci hanno chiesto i nomi. E poi ce li hanno tolti.”


CAMPAGNA CROWDFUNDING – BOOKABOOK

📘 Il Vangelo delle Ombre è ora in campagna di crowdfunding con la casa editrice Bookabook.
Se raggiungiamo 200 copie pre-ordinate, il libro sarà pubblicato e distribuito in libreria.
Ne mancano meno di 35 per arrivare al traguardo.

Chi ordina oggi riceverà il libro per primo appena stampato.
In caso contrario, Bookabook rimborserà l’ordine entro 10 giorni.

🙏 Ti chiedo una mano per far sì che le voci di quei bambini, e l’indagine di Blackwood, possano arrivare tra le mani di altri lettori.


👉 Partecipa alla campagna qui:
🔗 https://bookabook.it/libro/il-vangelo-delle-ombre/


IL CARNEFICE DEL SILENZIO
🖋️ Ebook → https://amzn.eu/d/hVTFocP
📖 Cartaceo → https://amzn.eu/d/5Q0778o
📚 Per gli altri libri consulta il sito ufficiale:
🌐 http://www.claudiobertolotti83.net
📸 Instagram: @autoreclaudiobertolotti – @archivio_blackwood
📘 Facebook: https://www.facebook.com/share/1BYeWPkQhM/
📨 Substack: https://claudiobertolotti.substack.com
📢 Canale Telegram: https://t.me/archivioblackwood


Quanto tempo serve per scrivere un racconto di 40–60 pagine?

Molti mi chiedono quanto ci voglia a scrivere un racconto di lunghezza media.
Ovviamente non esiste una regola fissa, ma con un ritmo di scrittura costante e un minimo di organizzazione, i tempi possono essere molto più brevi di quanto si pensi.

1. Dalla pagina alle parole

In media, una pagina di un libro in formato standard (6×9 pollici) contiene circa 250–300 parole.

40 pagine circa 10.000–12.000 parole
60 pagine circa 15.000–18.000 parole

2. Il ritmo di scrittura

Se si mantengono 7–10 pagine al giorno, parliamo di 1.750–3.000 parole al giorno.
Con questo ritmo, la stesura diventa decisamente veloce:

40 pagine circa  4–6 giorni di scrittura
60 pagine circa  6–9 giorni di scrittura

3. Il tempo per la ricerca

Se il racconto richiede ambientazioni storiche, dettagli tecnici o realismo documentato, è bene aggiungere 1–2 giorni di lavoro dedicati solo alla ricerca.
La ricerca non si fa tutta all’inizio: spesso si alterna alla scrittura, integrando i dettagli man mano.

4. Revisione e rifinitura

Una volta completata la prima bozza, la revisione è fondamentale.
Con un racconto breve, bastano in media 2–3 giorni per riletture, correzioni e affinamento dello stile.

5. Stima realistica finale

Sommando tutto:

40 pagine circa 1 settimana
60 pagine circa 10–12 giorni

Naturalmente, se si scrive solo nel tempo libero o a giorni alterni, i tempi si allungano.

5 consigli rapidi per scrivere un racconto velocemente

1. Stabilisci un obiettivo giornaliero
Decidi un minimo di pagine o parole da raggiungere ogni giorno e rispettalo.

2. Scrivi prima, correggi dopo
Non fermarti a limare le frasi durante la stesura: la revisione viene dopo.

3. Crea una scaletta solida
Sapere in anticipo cosa scrivere in ogni scena accelera la produttività.

4. Rimuovi distrazioni
Scrivi in un ambiente tranquillo, senza notifiche o interruzioni.

5. Mantieni il ritmo
Anche nei giorni in cui hai poco tempo, scrivi almeno una pagina: è la costanza che porta al traguardo.

**

I miei libri

Le Ombre di Whitechapel – Cartaceo  https://amzn.eu/d/5PwbG4F – eBook  https://amzn.eu/d/2LfEgE0

Il Vangelo delle Ombre – eBook  https://amzn.eu/d/5ivhwiU

L’Archivio Blackwood Volume II – I Racconti – eBook  https://amzn.eu/d/3rvZWHZ – Brossura B/N https://amzn.eu/d/2vNFTUe – Copertina rigida B/N  https://amzn.eu/d/fNRG8Sj – Copertina rigida a colori  https://amzn.eu/d/axEH4YU

**

Sito ufficiale: http://www.claudiobertolotti83.net
Newsletter Substack: https://claudiobertolotti.substack.com
Canale Telegram: https://t.me/archivioblackwood
Instagram: @autoreclaudiobertolotti – @archivio_blackwood

Perché scrivere una raccolta di racconti brevi gotici alla Poe

In un’epoca in cui l’attenzione è frammentata e i ritmi frenetici lasciano poco spazio alla contemplazione, i racconti brevi tornano ad avere una potenza narrativa straordinaria. Ma non si tratta solo di forma. Quando si sceglie lo stile gotico, e soprattutto si guarda a un maestro come Edgar Allan Poe, l’obiettivo diventa qualcosa di più profondo: sondare gli abissi dell’animo umano, tra follia, mistero e verità inconfessabili.

Scrivere una raccolta di racconti brevi gotici oggi è un atto di resistenza e memoria. È un modo per rendere omaggio a una tradizione letteraria oscura ma raffinata, fatta di simbolismi, ambientazioni claustrofobiche, case decadenti, orrori psicologici e presenze impalpabili. Ma è anche un laboratorio creativo: ogni racconto è un microcosmo, una lente deformante attraverso cui esplorare le mille sfaccettature dell’ignoto.

Lo stile alla Poe non si limita a narrare l’orrore. Lo seziona, lo rende razionale, lo osserva con lucidità clinica. La mente del protagonista spesso coincide con quella del lettore, trascinandolo in un vortice di dubbi e percezioni distorte. In questa forma breve, la tensione non si diluisce: si comprime, si concentra, esplode.

Scegliere la forma del racconto breve gotico, oggi, significa offrire al lettore un’esperienza intensa, densa, disturbante. È un invito a leggere con lentezza, ad ascoltare il silenzio fra le righe, a temere ciò che non viene detto. In ogni pagina, un’eco del passato. In ogni storia, un interrogativo che resta sospeso.

Ecco perché scriverne ancora. Perché il gotico non muore mai: cambia forma, ma continua a sussurrare dietro le porte chiuse della nostra coscienza.

**

Le Ombre di Whitechapel
Cartaceo https://amzn.eu/d/5PwbG4F
eBook https://amzn.eu/d/2LfEgE0

Il Vangelo delle Ombre
eBook https://amzn.eu/d/5ivhwiU

Esplora il sito ufficiale  http://www.claudiobertolotti83.net