Scrivere un romanzo gotico investigativo: dietro le quinte de L’Archivio Blackwood – Le Origini

Ogni storia ha un’origine, e quella dell’Archivio Blackwood affonda le sue radici in una nebbia fitta di appunti, mappe, sogni e ossessioni.

Quando ho iniziato a scrivere Le Ombre di Whitechapel, non sapevo ancora che sarebbe nato un intero archivio. Ma sentivo che Edgar Blackwood non era solo un personaggio: era una voce che voleva parlare. Voleva indagare.

Documentarsi nell’Oscurità

Costruire un’indagine ambientata nel 1888 non significa solo studiare la Londra vittoriana, i giornali dell’epoca o la struttura di Scotland Yard. Significa ascoltare l’atmosfera. Per ABVO ho consultato cronache dell’epoca, libri di folklore, testimonianze su Jack lo Squartatore, e testi occulti scritti tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.

Ma il vero cuore pulsante del lavoro è stato: come far convivere il metodo investigativo con l’ignoto?

L’equilibrio tra ragione e orrore

Un romanzo gotico non è solo buio, pioggia e candele tremolanti. È un’ombra che si insinua nella mente del lettore, senza mai svelarsi del tutto. In ABVO ho cercato un equilibrio costante tra logica e terrore, tra razionalità e superstizione.

Blackwood indaga, osserva, annota. Ma intorno a lui tutto vacilla. L’orrore non si rivela mai con chiarezza: si lascia solo intuire.

L’archivio, un mondo vivo

L’idea di trasformare ogni indagine in un dossier è nata quasi per gioco. Ma col tempo è diventata la chiave di tutto. Un archivio è silenzioso, ma ogni fascicolo trattiene la voce di chi l’ha scritto, e il dolore di chi è scomparso.

Ogni lettore, aprendo queste pagine, non legge solo una storia. Sfoglia prove, lettere, indizi e segreti. Come se Blackwood stesso avesse lasciato tutto perché qualcuno, un giorno, potesse capire.

Copertina promozionale per “L’Archivio Blackwood – Volume I: Le Origini” di Claudio Bertolotti, con i due volumi (copertina rigida illustrata e brossura in bianco e nero) su sfondo scuro gotico. Testo evidenzia le due edizioni disponibili.

Perché Blackwood non dimentica – Il tema della memoria nell’Archivio

Ci sono investigatori che archiviano i casi.
E poi c’è Edgar Blackwood, che li colleziona.

Ogni fascicolo dell’Archivio Blackwood è più di una cronaca nera: è una ferita, un frammento, un dubbio mai estinto. Nei due romanzi che compongono i L’archivio Blackwood – Volume I: Le Origini, ciò che lega i misteri di Whitechapel e il Viaggio nel sangue è proprio la memoria.

Non si tratta solo di risolvere. Si tratta di ricordare.
Per Blackwood, archiviare un caso è come inchiodarlo al tempo. Ogni dettaglio, ogni indizio, ogni volto incontrato… nulla viene davvero lasciato indietro.
Perché? Perché dimenticare, nel suo mondo, equivale rischiare che l’Ombra ritorni.

Nelle sue stanze — sempre immerse in nebbia e odore di carta umida — Blackwood conserva tutto: lettere, schizzi, annotazioni. Come se temesse che, un giorno, ciò che ha già affrontato possa risvegliarsi.
E forse, in parte, ha ragione.

Per questo l’Archivio esiste.
Per questo L’archivio Blackwood Volume I Le origini è più di una semplice raccolta: è una battaglia contro l’oblio.

Disponibile su Amazon
Brossura (B/N) →
Copertina rigida (Colori) →

“Due indagini. Un solo archivio.”

È disponibile ora L’Archivio Blackwood – Volume I: Le Origini

C’è un tavolo a Scotland Yard che nessuno tocca.
Sopra, due dossier segnati dal tempo.
Il primo è sottile, ma insanguinato: Whitechapel, ottobre 1888.
Il secondo è più corposo, intriso di presagi e versi oscuri: Il Vangelo delle Ombre, dicembre 1888.

Sono i primi due casi ufficiali dell’ispettore Edgar Blackwood.
Le sue origini. La sua discesa.
E ora, per la prima volta, vengono raccolti in un unico volume:

L’Archivio Blackwood – Volume I: Le Origini

Include:
Le Ombre di Whitechapel
Il Vangelo delle Ombre
Scene aggiuntive inedite, contenuti esclusivi, illustrazioni, lettere, simboli rituali e una nuova veste grafica gotica.

Due edizioni disponibili:

Brossura bianco e nero (testo + copertina morbida)
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Copertina rigida illustrata a colori (testo + contenuti grafici a colori e alta qualità)
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Nota bene: i contenuti narrativi e grafici sono identici, ma la versione rigida è arricchita da illustrazioni e materiali stampati a colori per una fruizione visiva immersiva.

Perché questo volume è speciale?

Perché non è solo una raccolta.
È un modo per vedere come tutto è cominciato.
Per rileggere la discesa nell’occulto con nuovi occhi.
Per sfogliare i fascicoli che avrebbero dovuto restare sigillati.
E per osservare da vicino la trasformazione di Blackwood…
prima che la luce si spegnesse del tutto.

L’Archivio è aperto. Le origini attendono.