Le origini di Blackwood: com’è nato il mio investigatore

Quando ho iniziato a scrivere Le Ombre di Whitechapel, non avevo ancora in mente tutta la saga. C’era solo un’idea: volevo un uomo che indagasse nell’ombra, non per vocazione eroica, ma per necessità. Un uomo che non cercasse risposte semplici, né si fidasse delle luci troppo forti.

Così è nato Edgar Blackwood.

Non è un classico eroe. È un ispettore di Scotland Yard, sì, ma fuori posto. I suoi superiori lo temono, i suoi colleghi lo evitano. È uno che ascolta, osserva, annota. Non si fida di nessuno. Non perché sia misantropo, ma perché conosce il buio – quello dentro gli altri, e quello dentro di sé.

La sua Londra non è fatta solo di nebbia e gas. È fatta di memoria, rimorso e ossa sepolte.
Ho scelto di renderlo realista nei limiti, ma anche simbolico nelle azioni: ogni caso lo trasforma, ogni ombra che affronta gli lascia un segno.

Un uomo segnato

Blackwood non ama parlare del passato.
Ma io, che l’ho creato, so cosa lo tormenta.
Un lutto. Una colpa. Una notte che ha cambiato tutto.
Quello che non dice, lo scrive. Nei suoi taccuini, nei rapporti che nessuno legge. Persino nei silenzi che lascia cadere a metà frase.

Nel secondo volume, Il Vangelo delle Ombre, ho voluto portarlo a un bivio.
Non più solo un investigatore. Ma un uomo che guarda in faccia l’irreparabile.

Perché proprio lui?

Perché Blackwood è il riflesso di molte delle mie ossessioni narrative:

Il dubbio.

Il confine tra fede e paura.

L’idea che il male non sia solo fuori, ma anche sotto la pelle della civiltà.

Blackwood è cambiato molto dal primo al secondo libro. E cambierà ancora.

Perché ogni ombra affrontata lascia un’eco.
E un investigatore dell’oscurità non torna mai davvero indietro.

È online l’intervista ufficiale su RecensioneLibro.it

Sono felice di annunciare che è disponibile online l’intervista completa pubblicata da RecensioneLibro.it, in cui ho avuto il piacere di raccontare qualcosa in più su me stesso, sulle mie fonti di ispirazione e sul mondo oscuro dell’Archivio Blackwood.

In questa intervista si parla di:

Come è nato Le Ombre di Whitechapel – Il segreto del sangue immortale

L’evoluzione verso Il Vangelo delle Ombre

I temi che più mi stanno a cuore: l’indagine sull’ignoto, la Londra vittoriana e la fragilità dell’animo umano

Un assaggio di ciò che ci aspetta nel terzo volume, Il Carnefice del Silenzio

Un ringraziamento sincero alla redazione di RecensioneLibro.it per l’interesse e lo spazio dedicato.

Puoi leggere l’intervista completa qui:
https://www.recensionelibro.it/intervista-scrittore-claudio-bertolotti/

Edizione speciale: una reliquia illustrata

Categoria: Novità editoriali

L’edizione speciale rigida de L’Archivio Blackwood – Capitolo I non è solo una raccolta dei due romanzi.
È una vera e propria reliquia d’archivio. Contiene documenti esclusivi, lettere, mappe, appunti rituali e due scene inedite:

Una lettera che anticipa il secondo volume

Un fascicolo misterioso consegnato a Monroe dopo la fine de Il Vangelo delle Ombre

Nessuno spoiler, ma ogni pagina aggiunta è un tassello in più nel puzzle.
Chi possiederà questa edizione avrà accesso a dettagli che non saranno pubblicati altrove.

Nuova recensione per Le Ombre di Whitechapel

Le Ombre di Whitechapel continua il suo viaggio tra i lettori e gli appassionati di narrativa gotica.
Il sito RecensioneLibro.it ha pubblicato una nuova analisi del romanzo, definendolo un’opera in grado di “conquistare chi ama l’intreccio di storia, mistero e ombre.”

Nel pezzo si sottolinea lo stile avvolgente e l’ambientazione inquietante, con un apprezzamento particolare per l’equilibrio tra realtà storica e tensione narrativa. Un passaggio della recensione recita:

Claudio Bertolotti mostra di conoscere a fondo le atmosfere della Londra vittoriana, ricreando uno scenario dove la paura è costante e i protagonisti sono chiamati a confrontarsi con un Male che non ha tempo.”

Per chi volesse leggere l’articolo completo, ecco il link diretto: https://www.recensionelibro.it/le-ombre-di-whitechapel-claudio-bertolotti/

A breve sarà online anche l’intervista ufficiale all’autore: un’occasione per scoprire retroscena, ispirazioni e ciò che ha dato origine all’Archivio Blackwood.

È nato il profilo ufficiale Instagram de L’Archivio Blackwood

Da oggi, l’universo narrativo dell’ispettore Edgar Blackwood si espande anche su Instagram.

Oltre al mio profilo personale @autoreclaudiobertolotti, è nato anche il profilo ufficiale e tematico della saga gotica:
@archivio_blackwood

Un luogo in cui non troverete semplici immagini o frasi tratte dai libri, ma:

Documenti inediti

Frasi criptiche

Scene tagliate

Luoghi oscuri della Londra vittoriana

E una narrazione visiva immersiva, che prosegue oltre le pagine.

Seguite il caso. Non la luce. L’ombra.

Collegamenti rapidi:

Profilo principale autore: @autoreclaudiobertolotti

Profilo tematico ufficiale: @archivio_blackwood

Sito web Ufficiale.

L’Archivio Blackwood – Capitolo I: Le Origini

Un’edizione speciale per chi vuole entrare davvero nelle ombre

C’è un confine tra ciò che si legge e ciò che si vive. L’Archivio Blackwood – Capitolo I: Le Origini nasce proprio lì, in quella zona grigia dove la narrazione si fonde con l’esperienza, e la carta non contiene solo inchiostro, ma presagi.

Questa edizione speciale raccoglie i primi due romanzi della saga:
Le Ombre di Whitechapel e Il Vangelo delle Ombre,
restaurati graficamente per la stampa a colori, arricchiti da immagini d’archivio, mappe, documenti segreti e contenuti inediti che non troverai altrove.

Perché “Le Origini”?

Perché è da qui che tutto comincia.
Da un’epoca in cui l’ispettore Edgar Blackwood crede ancora che il male abbia un volto, e che ogni indizio porti sempre a un colpevole.
Ma le ombre di Londra non si lasciano interrogare.
E ciò che emerge dall’Archivio non è sempre ciò che il mondo è pronto ad accettare.

Disponibilità

L’edizione speciale sarà disponibile verso fine maggio in esclusiva su Amazon, in formato rilegato a colori.
Un volume da leggere, da esplorare e — perché no — da custodire.

Resta connesso. Le ombre stanno per tornare.

Tra Doyle, Stoker e le Ombre: le mie fonti gotiche (non Storiche!)

Quando ho iniziato a scrivere le indagini dell’ispettore Edgar Blackwood, sapevo di voler costruire un mondo che affondasse le radici nell’Ottocento più oscuro, tra nebbia, superstizione e razionalità in crisi. Ma soprattutto, sapevo di voler rendere omaggio a quelle opere e atmosfere che hanno segnato il mio immaginario.

Arthur Conan Doyle e il metodo

Il primo inevitabile riferimento è Sir Arthur Conan Doyle. Non solo per il suo Sherlock Holmes, genio della deduzione, ma per l’intera Londra che ci ha restituito: sporca, stratificata, piena di segreti e percorsa da forze tanto umane quanto inafferrabili.
Blackwood non è Holmes, ma ne condivide l’ossessione per i dettagli, la razionalità forzata anche quando la realtà si fa disturbante. E proprio come Watson accompagna Holmes, nel mio primo volume troviamo Declan O’Connor, un compagno diverso, più irlandese che inglese, ma altrettanto essenziale.

Bram Stoker e l’orrore antico

Se Doyle rappresenta la mente, Bram Stoker è il cuore nero. Dracula è molto più di un romanzo dell’orrore: è  un’opera che parla di controllo, paura dell’ignoto, e sopravvivenza dell’antico dentro il moderno.
In Le Ombre di Whitechapel, Dracula non è solo un nemico: è una presenza che mette in discussione la stessa idea di giustizia. Il confine tra male e mito, tra orrore e fascino, è una linea sottile su cui ho camminato con rispetto e inquietudine.

Penny Dreadful e la contaminazione

Negli ultimi anni, la serie Penny Dreadful mi ha mostrato come si possa fondere in modo elegante e potente i grandi archetipi del gotico.
Ho amato la sua capacità di mescolare Frankenstein, Dorian Gray, vampiri e streghe in un mondo coerente, visivamente potente e narrativamente profondo. Nei miei racconti, non ci sono “crossover” classici, ma c’è la stessa volontà di far coesistere investigazione, spiritualità e sovrannaturale, in un equilibrio instabile e pericoloso.

Scrivere i racconti dell’Archivio Blackwood è stato come varcare una soglia: dalla Londra storica alla Londra nascosta, dai crimini tangibili ai segni che nessun tribunale riconoscerebbe. E se oggi esistono Le Ombre di Whitechapel e Il Vangelo delle Ombre, è anche grazie a quelle letture, a quei simboli, a quei mostri — reali o meno — che non mi hanno mai abbandonato.

In arrivo l’edizione speciale de “L’Archivio Blackwood – Volume I”

Qualcosa si muove nell’ombra…
Dopo il successo dei primi due volumi, Le Ombre di Whitechapel e Il Vangelo delle Ombre, presto sarà disponibile una nuova edizione speciale pensata per i lettori più appassionati.

Si tratterà di un volume unico, in copertina rigida, che raccoglie le origini dell’Archivio Blackwood.
Un progetto curato nei dettagli, arricchito da contenuti esclusivi e stampato in una versione elegante, pensata per chi desidera avere tra le mani l’intera storia delle origini.

Cosa aspettarsi?

Senza rivelare troppo, possiamo dirvi che questa edizione:

comprenderà entrambi i racconti pubblicati finora

conterrà una nuova introduzione dell’autore

e sarà impreziosita da materiale inedito: appunti, lettere, simboli esoterici e mappe tratte dall’archivio dell’ispettore Blackwood

Quando sarà disponibile?

L’edizione speciale è prevista tra la fine di maggio e l’inizio di giugno 2025.
Sarà pubblicata su Amazon in formato cartaceo con copertina rigida, e sarà annunciata ufficialmente anche sui social appena disponibile.

Restate connessi. L’Archivio Blackwood si apre… ancora una volta

5 copie speciali, con un tocco personale

Ogni libro è un viaggio. Ma alcuni iniziano con un gesto inaspettato.”

C’è qualcosa di speciale nel tenere tra le mani un libro stampato.
Le pagine vere, l’odore della carta, il peso della storia.
E ancora di più, quando quel libro arriva con un messaggio personale, un piccolo segno dell’autore, un biglietto che dice: “grazie per aver scelto questo viaggio.”

Per questo ho deciso di regalare 5 copie cartacee di Le Ombre di Whitechapel.
Saranno copie uniche, spedite direttamente da me, accompagnate da un biglietto personalizzato con i miei contatti, il sito ufficiale e — soprattutto — tutta la mia gratitudine.

È un modo per ringraziare chi ha deciso di seguirmi tra le strade oscure della Londra del 1888, tra nebbia, delitti e misteri.

Se riceverai una copia, tutto ciò che ti chiederò è semplice:
se la storia ti colpirà, lasciami una recensione sincera su Amazon. Il tuo libero pensiero lasciato per iscritto.
Il tuo parere può fare la differenza.

I primi 5 che lasceranno un commento qui sotto sul SITO, verranno contattati da me per ricevere copia gratuita.
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