Dietro le quinte dell’Archivio Blackwood e delle future trilogie
Nel cuore di ogni saga gotica c’è un elemento invisibile, eppure fondamentale: la coerenza dell’universo narrativo.
Non basta creare atmosfere cupe, personaggi inquieti o misteri irrisolti. Serve una struttura invisibile ma solida, fatta di regole, riferimenti interni, luoghi ricorrenti e cronologie condivise.
Solo così il lettore potrà sentirsi dentro un mondo, non semplicemente davanti a una storia.
L’Archivio Blackwood: un mosaico di oscurità
Nato con Le Ombre di Whitechapel e sviluppato in Il Vangelo delle Ombre e Il Carnefice del Silenzio, l’Archivio Blackwood è molto più di una semplice trilogia.
È una rete di indagini, eventi, alleanze e segreti, distribuita su più anni, più casi e più livelli.
Ogni volume ha una sua autonomia, ma tutti contribuiscono a un quadro più ampio:
- le apparizioni ricorrenti di determinati simboli
- le connessioni sotterranee tra personaggi
- gli eventi passati che tornano a tormentare il presente
- i riferimenti a “dossier”, “documenti interdetti” e “interludi” che ampliano la narrazione
Ogni dettaglio — anche il più piccolo — viene archiviato, etichettato e ripreso al momento giusto.
Come in un vero archivio segreto.
Le nuove trilogie: espandere senza contraddirsi
L’universo si espande con nuove linee temporali, nuovi protagonisti, nuove derive del Male.
Ma la regola rimane: coerenza totale.
Ogni trilogia futura avrà una sua anima — epica, religiosa, medica, folklorica — ma resterà compatibile con l’atmosfera, lo stile e le implicazioni dell’universo Blackwood.
Ad esempio:
- Il Sangue… (no spoiler!) esplorerà le origini del mito di Dracula, ma filtrate attraverso lo sguardo di un medico ossessionato, legato a un ordine segreto.
- L’Abisso… sarà una spirale temporale in una casa “affamata di tempo”, con apparizioni e cronologie impazzite.
- La Muta… tornerà indietro nel tempo per raccontare il primo caso mai affrontato da Edgar Blackwood, e i traumi che lo hanno segnato.
Il dietro le quinte: come si costruisce tutto questo?
- Timeline centralizzata: ogni evento è collocato su una mappa temporale principale. Nulla è casuale.
- Archivio dei personaggi: ogni figura, anche secondaria, ha una scheda evolutiva. Così può tornare (o scomparire) in modo credibile.
- Lessico coerente: certi nomi, certi concetti, certi oggetti ricorrono. Sono le “parole chiave” di un mondo.
- Simboli e mitologie originali: come nei miti antichi, il linguaggio del Male (e del Bene) ha codici visivi e rituali precisi. Viene creato a monte, e poi declinato nei romanzi.
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