Storia vera o invenzione? La rubrica che insinua dubbi nella nebbia
La rubrica “Un giorno nel 1888” nasce da una domanda semplice ma potente: e se ti raccontassi un fatto oscuro realmente accaduto… senza dirti se è vero o falso?
In una Londra vittoriana avvolta da fumo, pioggia e superstizione, le cronache nere erano spesso più inquietanti della narrativa. Negli archivi si nascondono notizie di bambini scomparsi, bare riesumate, sonnambuli incatenati, volti senza nome riemersi dal Tamigi. Episodi accaduti in realtà… oppure no?
Ed è proprio qui che si inserisce il cuore di questa rubrica: giocare sul confine.
Una realtà più inquietante della fantasia
Nell’autunno del 1888, la città era già piegata dal terrore per gli omicidi dello Squartatore. Ma parallelamente, i giornali riportavano storie incredibili:
- Un becchino colto a parlare con un teschio.
- Un ospedale che bruciò dall’interno, senza segni d’incendio esterno.
- Un bambino ritrovato vivo in una bara da riesumazione.
Molti di questi casi sono documentati, altri sono leggenda urbana, tramandata nei sobborghi più poveri. Ma in un tempo dove la cronaca si mescolava facilmente alla superstizione, cosa può dirsi davvero falso?
Come nascono gli episodi
Ogni episodio della rubrica viene costruito partendo da:
- Un fatto reale (tratto da giornali, atti, diari o processi dell’epoca).
- Un dettaglio anomalo che rimane inspiegato nei documenti.
- Un innesto narrativo che lo rende ancora più inquietante, lasciando il dubbio se sia autentico o manipolato.
Il testo viene scritto in stile evocativo e gotico, volutamente ambiguo. Alla fine, viene sempre posta la domanda: “È vero o falso?”
Questo coinvolge il lettore, stimolando curiosità, interazione e ricerca personale.
Perché il 1888?
Perché è l’anno chiave della saga di Edgar Blackwood. È l’anno dello Squartatore, certo, ma anche del declino di molte illusioni vittoriane:
- Crolla la fiducia cieca nella scienza.
- La città esplode di contraddizioni sociali.
- E il Male assume volti sempre più quotidiani.
“Un giorno nel 1888” non è solo una rubrica: è un progetto narrativo trasversale, che alimenta l’universo dell’Archivio Blackwood e prepara il terreno per nuovi casi, nuovi indizi e nuovi incubi.
Prossimi episodi
La rubrica continua ogni settimana sui social. A volte saranno veri, a volte falsi, a volte… semplicemente dimenticati dalla storia.
Hai già letto gli episodi precedenti? Scoprili e prova a indovinare:
👉 Archivio completo – clicca qui
Vuoi proporre una storia?
Se hai trovato un fatto oscuro dell’epoca vittoriana (o anche italiana) che merita di essere trasformato in un episodio, scrivimi nei commenti o su Facebook. Potrebbe diventare il prossimo mistero pubblicato.
“La storia è fatta di ciò che viene ricordato… ma i suoi echi più oscuri abitano ciò che è stato dimenticato.”
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