Le vere abbazie abbandonate che hanno ispirato Il Carnefice del Silenzio
C’è un luogo, nel cuore del terzo volume dell’Archivio Blackwood, dove il tempo sembra essersi fermato. Non per nostalgia. Ma per paura.
Nel romanzo Il Carnefice del Silenzio, Edgar Blackwood si ritrova all’interno di un monastero dimenticato, tra pareti di pietra umida, simboli cancellati e reliquie dimenticate da Dio. Un luogo in rovina, ma ancora vivo. Vivo di echi, di silenzi troppo pieni, di qualcosa che è rimasto.
Questo luogo non nasce solo dalla fantasia. È ispirato a monasteri reali disseminati nell’Inghilterra rurale e nella Scozia più remota. Luoghi veri, esistiti, dimenticati, e – in certi casi – mai veramente abbandonati.
1. Whalley Abbey, Lancashire
Un’antica abbazia cistercense risalente al XIV secolo. Dopo la dissoluzione dei monasteri voluta da Enrico VIII, fu in parte distrutta. Alcuni dicono che nelle rovine si sentano ancora preghiere sussurrate in latino. È uno dei modelli principali per l’abbazia descritta nel Capitolo 11.
2. Byland Abbey, North Yorkshire
Conosciuta per la sua architettura inquietante e il suo passato pieno di leggende. Si dice che lì venisse praticata la cosiddetta preghiera del silenzio, un rituale penitenziale che imponeva giorni senza parola. Una suggestione diretta per la figura del Carnefice.
3. Sweetheart Abbey, Scozia
Un luogo dal nome dolce e dal passato cupo. Fondata nel 1273, fu teatro di storie di ossessione religiosa, isolamento volontario e culto delle reliquie. La simbologia di alcune sue cripte è stata studiata in documenti del British Museum – proprio come fa Blackwood nel romanzo.
4. Kirkstall Abbey, West Yorkshire
Una delle abbazie meglio conservate, ma anche una delle più inquietanti. Alcuni visitatori parlano di “zone fredde” improvvise, sensazioni di oppressione, e di una figura incappucciata che attraversa il chiostro. Un luogo perfetto da modellare per una scena investigativa senza tempo.
Un luogo reale… e irreale
Nel romanzo, l’abbazia non ha un nome. Non compare sulle mappe. Non viene cercata: si rivela. È costruita con elementi presi da ognuno di questi luoghi, mescolati e deformati fino a diventare qualcosa di nuovo. Eppure… chi ha visitato certe rovine capirà. Il silenzio descritto non è solo letterario. Esiste davvero.
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