Perché Blackwood non dimentica – Il tema della memoria nell’Archivio

Ci sono investigatori che archiviano i casi.
E poi c’è Edgar Blackwood, che li colleziona.

Ogni fascicolo dell’Archivio Blackwood è più di una cronaca nera: è una ferita, un frammento, un dubbio mai estinto. Nei due romanzi che compongono i L’archivio Blackwood – Volume I: Le Origini, ciò che lega i misteri di Whitechapel e il Viaggio nel sangue è proprio la memoria.

Non si tratta solo di risolvere. Si tratta di ricordare.
Per Blackwood, archiviare un caso è come inchiodarlo al tempo. Ogni dettaglio, ogni indizio, ogni volto incontrato… nulla viene davvero lasciato indietro.
Perché? Perché dimenticare, nel suo mondo, equivale rischiare che l’Ombra ritorni.

Nelle sue stanze — sempre immerse in nebbia e odore di carta umida — Blackwood conserva tutto: lettere, schizzi, annotazioni. Come se temesse che, un giorno, ciò che ha già affrontato possa risvegliarsi.
E forse, in parte, ha ragione.

Per questo l’Archivio esiste.
Per questo L’archivio Blackwood Volume I Le origini è più di una semplice raccolta: è una battaglia contro l’oblio.

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