L’oggetto che non doveva esistere

Non compariva in nessun inventario, né nei registri della polizia.
Non era mai stato descritto nei giornali dell’epoca, né ricordato dai superstiti.
Eppure quell’oggetto esisteva.
Un piccolo medaglione d’ottone annerito, inciso con un simbolo che nessuno seppe mai decifrare davvero.
Fu ritrovato — secondo alcune versioni — nei sotterranei di Whitechapel, tra i resti di un rituale interrotto.
Secondo altre, fu portato via da un uomo che poi scomparve per sempre nei corridoi del Bedlam Hospital.

Nel mio racconto Le Ombre di Whitechapel, questo medaglione compare solo per pochi istanti.
Ma chi legge con attenzione sa che in quelle poche righe si annida un significato oscuro, una chiave che forse — nel prossimo capitolo — potrebbe aprire qualcosa che non dovrebbe essere aperto.
Ogni oggetto ha una storia.
Ma alcuni, come questo, hanno un’eco.

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