Dietro le quinte di Whitechapel

 Com’è nato questo racconto? – I retroscena de “Le Ombre di Whitechapel”


1. L’ispirazione iniziale

Tutto è partito da una domanda semplice ma inquietante:
E se Jack lo Squartatore fosse solo la facciata di qualcosa di molto più oscuro?
La Londra del 1888, tra nebbia, gas e ombre, sembrava il palcoscenico perfetto.


2. La fusione dei generi

Non volevo scrivere un semplice giallo né solo un racconto gotico.
Volevo mescolare logica e occultoinvestigazione e terrore antico.
Sherlock Holmes, l’ispettore Blackwood, una setta… e il male con un nome immortale.


3. La ricerca storica

  • Ho studiato le reali strade di Whitechapel, i giornali dell’epoca, i metodi investigativi vittoriani.
  • Mi sono documentato su riti esoterici realmente esistiti e simboli arcani legati al folklore europeo.

4. L’influenza letteraria

  • Arthur Conan Doyle per la struttura del mistero
  • Bram Stoker per l’atmosfera
  • Edgar Allan Poe per l’oscurità interiore dei personaggi

5. Il processo di scrittura

  • Ho iniziato da una scena chiave: un cadavere in un vicolo a WhiteChapel, sfregiato
  • Da lì ho costruito il mistero, i personaggi e le svolte
  • Ho riscritto diverse volte il finale per renderlo degno dell’orrore che lo precede

6. Un racconto nato da una domanda

Cosa accade quando la ragione non basta più a spiegare ciò che accade?
È lì che nasce Le Ombre di Whitechapel: nel confine tra razionalità e abisso.


7. E adesso…

Il racconto è disponibile in cartaceo ed eBook.
È la prima tappa di un viaggio che forse… continuerà.
Spero vi piaccia. E se vi ha lasciato addosso un po’ di nebbia, è come doveva essere.

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